Nel febbraio 2015, nell’ambito del Forum Brand Milano promosso dal Comune di Milano sull’identità della nostra città, un’indagine Ipsos sintetizzò efficacemente lo stato delle Periferie cittadine: “Milano è come un operoso alveare, con tante celle che non comunicano tra di loro. Una Milano che non fa sistema (…). Se Milano è la Cerchia dei Navigli, va da sé che già le periferie sono luoghi sconosciuti, luoghi marginali e tenuti ai margini”
Ecco, allora, l’importanza di mettere le “periferie” – viste nel loro complesso e non solo destinatarie di singoli interventi in taluni Quartieri – al centro dell’attenzione e dell’azione cittadina. Non solo del Sindaco – con l’ossessione per le periferie – e dell’Amministrazione comunale, ma di tutte le componenti che vivono la città, che operano all’interno di qualche “cella” dell’alveare cittadino: dalle altre istituzioni, come la Regione, alle componenti socali, economiche e culturali, tra queste ultime l’Ufficio Scolastico Regionale e le Università.
CONVENZIONE DELLE PERIFERIE
E “Università”, “Borghi e Quartieri”, “Cultura” sono al centro dell’attenzione dell’11ª Convenzione delle Periferie, promossa da Consulta Periferie Milano con la partecipazione del Tavolo Periferie Milano, che si sviluppa in tre successivi Mercoledì (30 ottobre, 6 e 13 novembre), ai quali intervengono rappresentanti delle istituzioni, delle università, dell’associazionismo ed anche del corpo consolare.
Mercoledì 30 ottobre 2019 – ore 15
Si inizia con “Le Università abitano la città” al Ciels Milano, istituto universitario insediatosi da qualche anno a Turro (Via Adelaide Bono Cairoli 34).
Oltre 200mila studenti frequentano le Università e le Accademie milanesi, una ventina tra quelle più conosciute e quelle meno note (v. mappa). Sono 80mila gli studenti “fuori sede”, provenienti da altre regioni e nazioni, che vengono ad abitare Milano, ma come? Poi, ci sono sperimentazioni di “didattica sul campo” ed altro ancora. Le Università e le Accademie costituiscono un insieme di energie che, se strutturato e conosciuto nelle sue varie articolazioni, per esempio l’arte e la musica, può dare un importante contributo alla nostra città e, in particolare, alle periferie.
Mercoledì 6 novembre 2019 – ore 15
Si prosegue con “PeriferiArt: Borghi e Quartieri da conoscere e vivere” in Confcommercio (Corso Venezia 47). Della nostra città, in generale, si conosce qualcosa del quartiere dove si abita o si lavora e i luoghi del centro. Come i turisti, forse anche meno. Così, restano in ombra monumenti ed architetture come la Certosa di Milano in Garegnano o l’Abbazia di Chiaravalle, solo per citarne alcuni. Allora, mettendo a sistema la disponibilità di chi opera sul territorio con “PeriferiArt” intendiamo costruire una proposta di dimensione cittadina, anche con valenza turistica, che non dimentichi nessuno, anzi dia visibilità agli oltre “100 Borghi e Quartieri della periferia milanese” (v. mappa).
Mercoledì 13 novembre 2019 – ore 21
Appuntamento conclusivo con “Cultura, la città inizia dalle Periferie” nella sala-teatro del borgo di Figino (Via F.lli Zanzottera 31), estremo lembo dell’Ovest milanese. Milano, elogiata per l’impegno “nella riduzione delle distanze tra centro e periferia”, nel 2020 ospiterà il vertice mondiale della cultura. Una “periferia” dove la cultura certo non manca con 182 Associazioni/Centri culturali, 108 Teatri professionali o amatoriali, 51 Biblioteche ed anche 73 Cori amatoriali. Però, non c’è una consapevolezza diffusa ed una conoscenza puntuale delle presenze culturali. Milano viaggia sui grandi eventi culturali, ma fatica a sostenere chi “presidia” quotidianamate i quartieri della periferia: manca ancora un “sistema cittadino” che aiuti la comunicazione delle 300 iniziative culturali gratuite promosse ogni mese, mentre tutto è un po’ lasciato al “dai da te”». In sintesi, dalle parole ai fatti: strutturiamo un piano organizzativo/informativo “a costo zero”.
INVITO
Quindi, in un più ampio contesto, con l’attenzione ad estendere sempre più la condivisione agli abitanti dei quartieri, la Convenzione offre un programma articolato per fornire strumenti, conoscenze e proposte a chi ha responsabilità nelle Istituzioni (Municipi, Comune, Città metropolitana, Regione), a Università e Accademie, a chi è attivo nelle Associazioni, per fa crescere la comprensione e l’assunzione di responsabilità. Non spettatori della città, ma protagonisti della “progettazione partecipata”.