Luci al Teatro alla Scala, Periferie al buio? Il Sindaco Pisapia, durante l’incontro con le associazioni di Quarto Oggiaro, svoltosi mercoledì 6 a Villa Scheibler, riferendosi anche agli aspetti culturali, ha parlato di un “Expo diffuso” sul territorio. Ma come può avvenire questa “diffusione” sul territorio, se non passando ed “utilizzando” chi è promotore e/o attore di iniziative sul territorio? Ma la cultura in periferia c’è? Noi lo sappiamo che c’è! Che, malgrado le difficoltà di vario genere, è ricca di iniziative e di luoghi: Centri culturali, Biblioteche, Teatri, Cori ed anche Gallerie d’arte! (vedi la nostra mappatura). Chi non conosce questa realtà, invece, è la “classe dirigente” milanese, che – almeno questa è la nostra percezione, peraltro suffragata dai fatti – della periferia ha la stessa visione che si può avere standosene dall’alto delle mura della città a guardare quanto sta fuori, magari anche un po’ avvolto nella “nebbia”.
100 Teatri – Così, tutti si stupiscono quando informiamo che nei quartieri periferici di Milano ci sono 100 teatri/sale teatrali, professionali o amatoriali. Poi, ci sono anche 100 centri/associazioni culturali, che ogni anno mettono gratuitamente in campo oltre 1.500 iniziative, raccogliendo 150.000 presenze. Ed anche 70 Cori, 50 Biblioteche e numerose Gallerie d’Arte. Ma tutto rimane visto da lontano, sempre un po’ offuscato dalla “nebbia” e, quindi, sostanzialmente sconosciuto. Certo, a Milano sinonimo di cultura sono il Teatro alla Scala o il Cenacolo. Ma, allora, le realtà culturali che cercano di animare il territorio di frontiera delle periferie dovranno continuare ad operare nella loro sostanziale solitudine?
Lo squilibrio – Così, tra centro e periferia continua a permanere un notevole squilibrio anche nella ripartizione delle risorse. Poi, a non migliorare la situazione, concorre la “frammentazione”. Per esempio, negli scorsi mesi di maggio-luglio sono stati promossi oltre 70 concerti gratuiti dedicati alle periferie da tre diverse iniziative: 50 concerti dalla rassegna “Concerti in Periferia” (11 maggio-9 giugno), 14 da “MITOFringe” (8-21 giugno, un’anteprima del MITO settembre festival) e 8 da “Il Ritmo delle città” (19 giugno-25 luglio). Però, sono state tre iniziative sostanzialmente “scollegate”, ed anche i fondi sono stati destinati “a chi un po’ o molto, a chi niente”.
Allora, se si vuole una crescita equilibrata della nostra città, bisogna colmare distanze e squilibri, rafforzando un “sistema” che possa valorizzare e sostenere quanto viene promosso nei quartieri periferici, cercando anche di aumentarlo.
Informazione – Poi, c’è il tema dolente delle modalità di divulgazione delle iniziative “periferiche”, più volte enunciato ma irrisolto anche a livello comunale. Con il Progetto Affissione “periferica”, CPM ha l’affissione “diretta” gratuita di spazi di pertinenza comunale “già esistenti” siti in zone di significativo passaggio/frequenza, quali i mezzanini delle Stazioni della Metropolitana ed i Mercati rionali comunali “coperti”, prevedendo l’utilizzo di una parete, nonché le Bacheche zonali (basti pensare che neppure le Biblioteche rionali comunali possono affiggere le loro comunicazioni sulle bacheche comunali!).
5° Convegno – A questo obiettivo vuole dare un contributo il 5° Convegno delle realtà culturali “periferiche” (“Milano, la Cultura, le Periferie” – Sabato 9 novembre 2013, ore 10-12.30 – Sala del Grechetto di Palazzo Sormani – info: www.periferiemilano.it). Interverrà l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno. Il Convegno, quindi, sarà un’occasione di proposta per tutta la città, al quale le realtà culturali periferiche sono invitate a portare il loro contributo di richieste e proposte.