Nov 022015
 

Le periferie tornano ciclicamente a fare notizia. Ma, quando se ne parla, vuol dire che le cose non vanno molto bene. Anzi, in alcune periferie vanno proprio male. E, proprio per questo, tornano a fare notizia. D’altra parte, è noto: “una buona notizia non è una notizia”. Quindi, quotidiani, radio, televisioni ed agenzie stampa  – e, non dimentichiamo,  i giornalisti che vi lavorano, dal direttore del quotidiano nazionale o della tivù locale al redattore del giornale di zona – che notizie danno? Che ruolo svolgono? Possono dare un aiuto alle periferie, potremmo dire, queste “sconosciute”?

9ª CONVENZIONE DELLE PERIFERIE
E “Periferie. E i giornalisti?” è il tema della 9ª Convenzione delle Periferie di martedì 3 novembre 2015 – ore 17.30, promossa da Consulta Periferie Milano all’Urban Center di Milano (info www.periferiemilano.com).
Perché uno dei problemi è che le periferie non sono conosciute e lo dicono tutti; ma, allora, è possibile dare un’informazione “altra”, che possa anche essere d’aiuto alle periferie?

ScuoladiPeriferie.AreaP_Logo-001“SCUOLA DI PERIFERIE”
Tra l’altro, nel corso della Convenzione verrà presentata quella che è stata chiamata “Scuola di Periferie”, una strumentazione – circa 25 appuntamenti nel periodo 2015-’16 (v. sintesi in calce) – per aiutare a comprendere la realtà meno conosciuta di Milano, quella “periferica” dove dimora la maggioranza dei milanesi.
locandina G124 GiambellinoInfatti, quella che manca è una specie di “scuola”, dove chi vuole cimentarsi nel problematico, ma ricco mondo delle periferie milanesi, nella sua articolazione e complessità, possa anche avere una “strumentazione” di conoscenze sia qualitative che quantitative:quanti sono i teatri in periferia o i centri culturali o i doposcuola o gli appartamenti ed i negozi del patrimonio abitativo pubblico inutilizzati e via elencando?
In tale contesto, la Convenzione è uno spazio di confronto e di connessione tra giornalisti e realtà che operano nel tessuto periferico cittadino. Il dibattito è aperto.
Infatti, come ribadito dall’architetto e senatore a vita Renzo Piano «oggi bisogna salvare le periferie, i prossimi trent’anni devono essere destinati a trasformare le periferie in città, perché se non lo facciamo sarà la barbarie»; in proposito,  il prossimo 7 novembre il “Gruppo G124” presenterà il progetto di rammendo delle periferie al Giambellino.

Buemi_Foto Pizzul_FotoPAGELLA
Poi, alla “Scuola di Periferie” c’è anche la pagella: voto 3 al senatore Enrico Buemi, voto 4 al giornalista sportivo Bruno Pizzul …, ma non ci sono solo insufficienze, anzi!

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