La drammatica situazione sociale ed economica in cui versa il patrimonio abitativo pubblico a Milano (70.000 appartamenti, di cui 8.000 inutilizzati e 4.000 occupati abusivamente, oltre a negozi/spazi artigianali inutilizzati per il 30%) richiede un “di più” da parte di tutta la città.
Però, Milano ha energie e competenze che devono essere utilizzate in un organico percorso di “progettazione partecipata”, che interpella le diverse articolazioni istituzionali, sociali e professionali. In tale contesto si colloca “Abitando Milano – Proposte per l’abitare e per la Città”, iniziativa promossa da Consulta Periferie Milano, realtà associativa giunta al decimo anno di attività, e patrocinata da Assoedilizia, storica associazione milanese della proprietà edilizia.
“Abitare nel quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica” è stato il tema che lo scorso 29 ottobre ha visto confrontarsi alcune diversificate realtà milanesi per cercare di “mettere a sistema” capacità ed esperienze maturate sul campo, proprio in questo momento di necessaria ed urgente revisione delle modalità di gestione del patrimonio abitativo pubblico (vedi traccia). In tale contesto, tra gli altri, segnaliamo i contributi su:
Recuperare lo sfitto ERP: Cooperativa Dar=Casa che, con un’esperienza ventennale, gestisce oltre 400 appartamenti di proprietà pubblica, esempio concreto di recupero ed utilizzo degli appartamenti sfitti;
Esempi di gestione: destinazione degli spazi e costi di ristrutturazione: Cooperativa Abitare che, con 120 anni di storia, gestisce 2.700 appartamenti a proprietà indivisa nel nord di Milano, esempio di destinazione di spazi ad attività e realtà socio-culturali, affinché possano beneficiarne gli abitanti della cooperativa e dei quartieri, per contrastare la desertificazione del territorio;
Prove di riuso degli spazi ERP: Laboratorio Mapping San Siro del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani-Politecnico di Milano, per la ricerca-azione nel quartiere Aler San Siro, rispetto ad una situazione che, a livello cittadino, vede inutilizzato il 30% di negozi, magazzini e spazi artigianali;
Decoro in città: le azioni di “cleaning”: Associazione Nazionale Antigraffiti, iniziativa di volontariato per la pulizia dei muri dai graffiti vandalici e per il decoro di Milano.
Più nello specifico, poi, ci soffermiamo su “Autogestioni ERP: miglior servizio, minor costo”: Unione Autogestioni Aler Gratosoglio, esperienza di gestione diretta dei servizi di pulizia e manutenzione, che riguarda 1.000 inquilini del Gratosoglio. Con le imprese scelte dagli inquilini si è ottenuta una migliore qualità dei servizi, anche grazie ad una maggiore responsabilizzazione degli inquilini medesimi, mentre i costi sostenuti dalla precedente gestione Aler (€ 63.000/anno) erano maggiori del 40% rispetto a quelli sostenuti dall’attuale Autogestione (45.000 €/anno). Ma, l’appetito vien “risparmiando”: attualmente è in corso di verifica la possibilità di autogestire la manutenzione del verde: i primi preventivi indicano una spesa di circa 125.000 €/anno, rispetto agli attuali 250.000 (la metà!!).
Insomma, un insieme di esperienze, di “buone pratiche” – ma sono solo alcune – che Consulta Periferie Milano sta cercando di divulgare, favorendone la reciproca conoscenza e “messa a sistema” che, in una logica complessiva e non “a spizzichi e bocconi”, sarebbe opportuno che Regione Lombardia/Aler e Comune di Milano/Metropolitana Milanese prendessero in debita considerazione. Ciò anche per superare la frammentazione ed i consolidati “particolarismi” di soggetti che, pur rappresentando interessi legittimi, sono stati oggettivamente “parte del problema” (“non si risolvono i problemi utilizzando la stessa mentalità e gli stessi metodi che li hanno creati”).