Feb 222015
 

Se Milano, nel suo complesso, fosse una città attenta, con una classe dirigente attenta (istituzionale, ma anche economica, culturale e dell’informazione), probabilmente non avrebbe accumulato un patrimonio abitativo pubblico (Regione – Aler e Comune di Milano) di circa 9.500 appartamenti inutilizzati, oltre a spazi commerciali e altro ancora.

Presumibilmente, invece, questo è il risultato di una sostanziale indifferenza nei confronti di interi quartieri popolari “periferici”, lasciati in condizioni socio-abitative precarie o addirittura pericolose, tanto da richiedere una vera e propria “rigenerazione socio-abitativa”.

Ma, per sperare che ciò accada, è necessario un mutamento di atteggiamento, un cambiamento culturale “diffuso”, che non sia limitato a dei singoli episodi, ma coinvolga la città nel suo complesso. In particolare, la composizione sociale dei Quartieri popolari di edilizia pubblica è caratterizzato da una consistente presenza di categorie sociali “deboli”, dagli anziani alle persone con problemi psichici, ma anche da presenze con tendenza alla “prevaricazione”.

PROGETTO ABITARE POPOLARE “PERIFERICO”
In tale contesto, dal 2012 Consulta Periferie Milano, con il Progetto Abitare popolare “periferico” ha proposto a varie Istituzioni ed Enti che i circa 650 appartamenti cosiddetti “sottosoglia” (piccoli monolocali inferiori a 28 mq), che sono liberi, siano per esempio assegnati ad un migliaio di studenti disponibili a dedicare del proprio tempo ad arricchire socialmente e/o culturalmente il quartiere (aiutare gli anziani, fare doposcuola ai bambini o anche concerti).

copertina fb osp.solidaleOSPITALITA’ SOLIDALE
Proprio recentemente, dopo un percorso avviato nel giugno 2013 e utilizzando un finanziamento di 430mila euro erogati dal Dipartimento Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Comune di Milano (Progetto “Ospitalità solidale”, attuato da Cooperativa Dar=Casa, Comunità Progetto, Arci Milano) ha assegnato a studenti e lavoratori precari 24 monolocali ad un canone di 370 €/mese in cambio di 10 ore mensili di volontariato nei quartieri Ponti (13 monolocali in via Del Turchino), Pratocentenaro (6 in via Demonte) e Niguarda (5 in via Monte Rotondo), cui si aggiungono 3 spazi per attività di vicinato solidale, nell’ottica della socializzazione e del miglioramento della qualità dell’abitare.
Aler_LogoPeraltro, rispetto all’attuale situazione socio-abitativa dei quartieri popolari periferici, i 24 monolocali del Comune, anche se nella giusta direzione, rappresentano solo un passettino in avanti. Adesso, è necessario che anche Regione-Aler, oltre a ricercare l’equilibrio economico-finanziario, renda disponibili 450 appartamenti “sottosoglia” inutilizzati.

AbitandoMilano_Logo.QABITANDO MILANO – PROPOSTE PER L’ABITARE E PER LA CITTA’
Anche su questi temi, Mercoledì 25 febbraio continuerà l’approfondimento con il 2° seminario del ciclo “Abitando Milano – Proposte per l’abitare e per la Città”, iniziativa promossa da Consulta Periferie Milano, realtà associativa giunta al decimo anno di attività, e patrocinata da Assoedilizia, storica associazione milanese della proprietà edilizia. Al seminario (Abitare nei Quartieri ERP: a che punto siamo?) intervengono realtà istituzionali, associative, economiche, sindacali e culturali. Un’opportunità per conoscere e valorizzare reciprocamente varie ed articolate energie di cui Milano è ricca, mettendo a fattor comune capacità ed esperienze che – in vario modo – hanno qualcosa da dire sull’“abitare” e che possono offrire un contributo in termini di esperienza gestionale, di contenimento dei costi e di promozione sociale, nell’ottica di percorsi di “progettazione partecipata”, come avvenuto nel 1° seminario dello scorso mese di ottobre (vedi).

Gratosoglio.Autogestione_Copertina.2AUTOGESTIONI: COSTI -40%
Oltre agli interventi esterni, però, la situazione socio-abitativa può migliorare anche grazie all’assunzione di responsabilità gestionale da parte di chi già abita nelle case di Edilizia Residenziale Pubblica. E’ il caso delle “Autogestioni” previste dal regolamento delle case popolari e già sperimentato in alcuni quartieri. In merito alla loro possibile estensione, il Consiglio di Zona 5 e le Autogestioni della Zona 5 promuovono un convegno Lunedì 23 febbraio – ore 15 sul tema “Riforma della Legge regionale n. 27. Più forza alle Autogestioni per la valorizzazione del bene casa e per la coesione sociale” (Urban Center di Milano – Galleria Vittorio Emanuele II°), al quale, tra gli altri, intervengono Daniela Benelli (Assessore al Demanio e alla Casa del Comune di Milano), Giulio Gallera (Sottosegretario Regione Lombardia Delegato alla Città Metropolitana) e Corrado Bina (Responsabile Divisione Casa Metropolitana Milanese).
L’esperienza di gestione diretta dei servizi di pulizia e manutenzione condotta dall’Unione Autogestioni Aler Gratosoglio, che riguarda 1.000 inquilini del Gratosoglio, con le imprese scelte dagli inquilini, ha consentito una migliore qualità dei servizi, anche grazie ad una maggiore responsabilizzazione degli inquilini medesimi, mentre i costi sostenuti dalla precedente gestione Aler (€ 63.000/anno) erano maggiori del 40% rispetto a quelli sostenuti dall’attuale Autogestione (45.000 €/anno). Ma, l’appetito vien “risparmiando”: attualmente è in corso di verifica la possibilità di autogestire la manutenzione del verde: i primi preventivi indicano una spesa di circa 125.000 €/anno, rispetto agli attuali 250.000: la metà.

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