Set 252012
 

I quartieri periferici contano meno di altri? I vari soggetti presenti a Milano (Istituzioni, Università, Associazioni) riusciranno a mettere insieme le rispettive energie? Qualche accenno c’è stato anche nel recente periodo estivo: «I quartieri periferici, come al solito, contano meno di altri» ha affermato don Luigi Merola (Associazione ‘A voce d’’e criature, Napoli) – ostacolato dalla camorra e pure dalla burocrazia – evidenziando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che quello delle “periferie” è un tema che riguarda tutte le grandi città in Italia (ma, seppur in modi diversi, anche in Europa e nel Mondo).

Poi, c’è chi, denunciando la cattiva gestione degli scavi di Pompei, scrive che «faticheranno a capire perché un patrimonio dell’umanità possa essere gestito come il cortile di un condominio di periferia» (Alessandra Arachi, Corriere della Sera, 13.7.2012). Cosa c’entrino gli scavi di Pompei con i “cortili di periferia” non si sa e l’accostamento probabilmente non entusiasmerà realtà come la Cooperativa Abitare – oltre 2.600 appartamenti gestiti in quel di Affori, Dergano e Niguarda (nessun appartamento vuoto o occupato abusivamente) – che le proprie decine di cortili li tiene ben curati per l’umanità che lì dimora. Ma tant’è.

Anche in tale contesto si colloca la 6ª Convenzione delle Periferie di Milano, promossa da Consulta Periferie Milano, tradizionale appuntamento che si è ormai consolidato nel panorama cittadino come occasione di incontro e di confronto tra chi opera nel concreto delle periferie milanesi ed i vari interlocutori cittadini (istituzioni, stampa, ecc.). Dopo le precedenti cinque edizioni svoltesi al Centro Francescano Rosetum, che ringraziamo per la collaborazione e la condivisione, questo sesto appuntamento si terrà il prossimo Lunedì 15 ottobre 2012, ore 18, all’Urban Center del Comune di Milano, nella centrale Galleria Vittorio Emanuele.

Perché le periferie escano da una sorta di marginalità nella quale sono spesso confinate è però necessario che le diverse energie presenti nella città (istituzioni, università, associazionismo, ecc.) superino la presente frammentazione, trovando delle modalità operative che mettano a beneficio comune una molteplicità di capacità e di competenze: ne saranno capaci?

 

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