100 CONCERTI
Sono numerose ed anche un po’ disperse e non facilmente conoscibili le iniziative musicali che un buon numero di associazioni / enti promuove nei quartieri periferici di Milano. Proprio per questo, Consulta Periferie Milano ha intrapreso un’iniziativa di messa in rete e di promozione di concerti.
Il tutto nasce nel febbraio 2009, a seguito di un incontro al Centro culturale Rosetum con l’allora Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Finazzer Flory, al quale parteciparono una settantina di persone tra responsabili di associazioni culturali, presidenti di Consigli di Zona e Commissioni Cultura zonali, con l’obiettivo di costruire un “Sistema culturale in Periferia” che potesse superare frammentazione e disgregazione.
Da allora, malgrado molteplici difficoltà, l’obiettivo è stato perseguito con costanza mettendo a disposizione della cittadinanza circa 500 concerti grazie al coinvolgimento di varie realtà cittadine. Nel 2016, ad esempio, sono complessivamente 100 i concerti programmati nelle periferie, articolati in tre iniziative:
Organizzata da Fondazione Milano Policroma e realizzata da Il Clavicembalo Verde, Concerti in periferia si è consolidato come la rassegna musicale di primavera (maggio-giugno) e prevede ogni anno circa cinquanta concerti eseguiti in trenta luoghi prestigiosi della periferia cittadina.
A partire dal 2015, grazie all’impegno dell’associazione Il Clavicembalo Verde è divenuta realtà Per Nutrire l’Anima. In cartellone da maggio a ottobre, la rassegna prevede ogni anno la realizzazione di una ventina di concerti all’interno delle dodici chiese del Decanato Navigli.
Organizzato da Associazione Culturale San Materno-Figino, Corale Ambrosiana ed Associazione Mosaiko, unitamente a Cooperativa Labriola, Associazione Vill@perta e Centro Culturale della Cooperativa, CoriMilano offre da aprile a novembre 40 spettacoli musicali nei quartieri della periferia grazie alla disponibilità di oltre 30 cori amatoriali.
PERIFERIA, LA CULTURA C’È
Qualcuno dice che bisogna portare la cultura nelle periferie. Va benissimo. Peraltro, è anche necessario avere presente che in periferia la cultura c’è, ma bisogna superare una certa mentalità “centralistica” che impedisce di vederla e di favorirne la comunicazione. Infine è necessario un riequilibrio nella destinazione delle risorse tra periferia e centro.